Laboratorio Xilografico Dettori

Il Laboratorio xilografico Dettori nasce nel 2021 per la forte volontà di creare uno spazio interamente dedicato all’arte incisoria, in particolare xilografica, con il duplice intento di essere da un lato luogo di creazione individuale e collettiva, dall’altro baluardo turritano di un’arte fortemente radicata in Sardegna. Questo spazio rappresenta un’assoluta novità nell’isola sia perché è l’unico consacrato solo alla xilografia sia perché possiede non solo i classici torchi per incisione calcografica ma due pezzi unici: un torchio Saroglia del 1928 a macinazione meccanica e uno manuale del 1850, appartenuto all’Oratorio di San Francesco di Sales, fondato da Don Giovanni Bosco e donato dallo xilografo e storico dell’arte Gianfranco Schialvino. Grazie ad una fitta rete di contatti, collaborazioni e scambi con artisti, storici dell’arte e amatori, si è creata, all'interno del laboratorio anche una vera e propria pinacoteca di stampe che di fatto costituisce una mostra permanente e in continuo movimento; stampe che provengono da tutte le parti del mondo (Cina, Giappone, Stati Uniti, Argentina, Polonia, Italia); nel cortile è inoltre possibile, a partire dalla macerazione degli stracci, realizzare la carta per le proprie opere grafiche. Con questo spazio artistico, aperto a tutti coloro, artisti e non, vogliano conoscere, praticare l’arte incisoria, vedere come nasce un’incisione, dalla realizzazione della carta, alla progettazione fino alla stampa, o semplicemente ammirare la collezione di stampe, Dettori ha cercato di ricreare quel mondo che ha conosciuto nella sua lunga fase torinese, portando di fatto nella sua amata Sardegna, nella sua città natale, la sua amata “Torino” viva, brulicante di idee e aperta all’arte. Il Laboratorio Xilografico Dettori è quindi un dono alla comunità e soprattutto alla Sardegna, un invito a saper vedere, un invito alla riscoperta del “bello”. Tra le attività del laboratorio è importante ricordare che nel 2022 è stato realizzato, in collaborazione con Archivio Tipografico di Torino, il libro “Grazia Incisa”, dedicato al premio Nobel Grazia Deledda, volume interamente realizzato a mano con caratteri mobili in piombo e xilografie originali. Il libro fa parte della collezione permanente della Biblioteca Reale di Torino e della Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti. Nel 2023, è stata realizzata la xilografia più grande del mondo, con alcuni studenti del corso di tecniche dell’incisione dell'Accademia di belle arti “M.Sironi” di Sassari (Luca Zedda, Alice Patteri, Angelo Desantis, Alessandra Fiori, Federico Satta, Francesco Cherveddu, Pierluigi Mura) in cui la creatività di ognuno ha dato vita ad una incisione che rappresenta un unicum per due motivi: le dimensioni della matrice (3.60 m. x 2.50 m.) e soprattutto l'essere una xilografia a più mani, da cui il titolo dell’opera “OttoMani”. Inoltre, a partire dal 2022, è sito ufficiale della manifestazione Monumenti aperti del Comune di Porto Torres. A luglio 2024 il Laboratorio è diventato Associazione culturale no profit, Associazione laboratorio xilografico Dettori. Dal 23 al 27 settembre 2024 sono stati ospiti dell’Associazione due tra i più importanti maestri giapponesi al mondo di maniera nera: Takeshi Katori e Man Zhuang, membri del “The Printsaurus Exchange Association of Japan”, che hanno tenuto il primo corso in Italia dedicato alla maniera nera o mezzotinto. Il 13 dicembre 2024 è stata inaugurata la prima mostra dell’Associazione, Sardegna-Argentina, che ha visto la collaborazione tra il Laboratorio xilografico Dettori e l'associazione culturale El Cantaro di Buenos Aires.